Per. Ind. Loris Batacchio <lorisbatacchio@dentroefuori.it>

mercoledì 22 agosto 2001 18.28

it.lavoro.professioni

[PERITI-INDUSTRIALI] Nuovo regolamento, nuove competenze ?

 

Il DPR 328/01 tra qualche giorno, esattamente dal 1° settembre, sarà
operativo.

Per il settore tecnico-ingegneristico:
- E' stata data una collocazione giustissima ai titolari di diploma
universitario (DU) in ingegneria, per troppo tempo beffati da una mancata
collocazione del legislatore nel settore libero-professionale.
-E' stata data una collocazione ai titolari della Laurea (L) e della Laurea
Specialistica (LS) in informatica nel terzo settore (dell'informazione)
dell'albo degli ingegneri, con il pieno diritto di utilizzare il titolo di
ingegnere e ingegnere iunior.
- E' stato dato un sezionamento alle tre aree disciplinari all'interno
dell'ordine degli ingegneri: Civile, Industriale e dell'informazione,
eccezion fatta per chi POLIVALENTE lo era già e con una poco comprensibile
riserva di "vecchie competenze" di cui al vecchio regolamento del 1923 per
la professione di ingegnere. Un pò come dire: E' vero, ci sono tre settori,
uno per ogni sezione A o B dell'albo ingegneri con relativo limite di
competenze, ma se proprio non se ne può fare a meno, valgono sempre i vecchi
criteri di cui al regolamento del '23. (! mah... più lo leggo e più mi pare
una barzelletta).
- Con la stessa classe di laurea (L) si può accedere o alla professione di
ingegnere o a quella di perito industriale, ma mi chiedo: chi sarà mai quel
folle in possesso di DU oppure L che accetti di fare un praticantato di sei
mesi per poi essere ammesso all'esame di Stato di perito industriale, quando
poi per accedere a quello di ingegnere iunior (e la possibilità di
utilizzare il titolo relativo) non è previsto alcun praticantato ???? (credo
proprio che quel folle, qualora esista, abbia bisogno di un'ulteriore
perizia psichiatrica).
- Dato che, per le professioni di ingegnere iunior e perito industriale sono
previste le medesime classi di laurea, perchè le competenze non sono le
stesse ? Il CNPI insiste sulla iperframmentazione in settori delle nostre
competenze a dispetto dell'art. 16 del nostro RDL 275/29, ove -ad esempio-
un elettronico quasi non potrebbe fare l'elettrico, imputando ciò come fatto
esclusivamente deontologico !

Non sarebbe il caso di prevedere SOLI tre settori distinti (con
autoregolamentazione) anche per la nostra professione, così come prevista
per l'omologa professione di ingegnere iunior, ovvero:

- edile e pianificazione territoriale (per i periti industriali edili e
minerari);
- tecnologica (per gli elettrici, meccanici, chimici ecc.);
- dell'informazione (per gli informatici e per gli affini che vi optino).

?

La commissione competenze del CNPI avrebbe bisogno di farsi un sincero esame
di coscienza, anche e soprattutto sulla base delle insistenze di noi
iscritti direttamente presso i collegi o presso le associazioni sindacali.
Stiamo subendo una profonda mutazione "genetica" della nostra professione e
questi momenti sono troppo importanti per passare inosservati o per rimanere
impassibili.
Diamoci una mossa, ne va della nostra sopravvivenza !.

Saluti.

Loris

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